Lezione 2 – Corso di greco biblico

Lezione 2

Esercizio di ascolto e lettura

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Vangelo di Giovanni 1:1-8

1  ᾿Εν ἀρχῇ ἦν ὁ Λόγος, καὶ ὁ Λόγος ἦν πρὸς τὸν Θεόν, καὶ Θεὸς ἦν ὁ Λόγος. 2  οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν Θεόν. 3  πάντα δι᾿ αὐτοῦ ἐγένετο, καὶ χωρὶς αὐτοῦ ἐγένετο οὐδὲ ἕν ὃ γέγονεν. 4  ἐν αὐτῷ ζωὴ ἦν, καὶ ἡ ζωὴ ἦν τὸ φῶς τῶν ἀνθρώπων· 5  καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ φαίνει, καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ κατέλαβεν.

6  ᾿Εγένετο ἄνθρωπος ἀπεσταλμένος παρὰ Θεοῦ, ὄνομα αὐτῷ ᾿Ιωάννης· 7  οὗτος ἦλθεν εἰς μαρτυρίαν, ἵνα μαρτυρήσῃ περὶ τοῦ φωτός, ἵνα πάντες πιστεύσωσι δι᾿ αὐτοῦ. 8  οὐκ ἦν ἐκεῖνος τὸ φῶς, ἀλλ᾿ ἵνα μαρτυρήσῃ περὶ τοῦ φωτός.

Di seguito il file audio per l’ascolto:

Questa lezione consiste nell’ascolto del file audio e nella lettura di questo brano da parte dello studente – a voce alta: prima di avventurarci nello studio della lingua greca è essenziale essere padroni del modo in cui viene scritta.

La pronuncia che utilizzeremo in questo corso sarà quella utilizzata di solito nelle scuole italiane – ma anche internazionali – quando si studia il greco antico. Del greco antico e biblico ne sconosciamo l’esatta pronuncia o il suono e il modo in cui lo leggiamo è convenzionale, e in particolare per noi italiani ciò risulta estremamente comodo.

Personalmente opto per leggere il greco del Nuovo Testamento con la pronuncia del greco moderno, ma a questo livello dei nostri studi ci complicheremmo inutilmente la vita senza un utile concreto, visto che, comunque, il koiné biblico non è il greco parlato oggi – anzi, quest’ultimo può mandarci fuori strada sui significati delle parole nel Nuovo Testamento. Inoltre, ho sempre adottato un metodo nel mio studio: prefissarmi uno scopo e non muovermi a zonzo, ma puntare diritto ad esso. Con queste lezioni mi ripropongo di trasmettere allo studente una conoscenza del greco tale da potergli permettere di comprendere quanto più possibile del Nuovo Testamento in originale, nonché fornirgli sufficienti strumenti di base per poter approfondire con i tanti mezzi oggi a nostra disposizione – vocabolari, interlineari, ecc… Il resto ci può solo sviare dal nostro scopo principale.

Chiedo allo studente di ascoltare la lettura che farò del brano, anche più volte se necessario, per poi leggere egli stesso il testo tutte le volte che lo riterrà necessario.

Ho scelto di proposito il prologo di Giovanni. Alla fine del corso lo studente sarà capace di leggere con profitto e comprendere un brano così profondo della Scrittura, fondamentalmente espresso con vocaboli e costruzioni delle frasi relativamente semplici.

Buono studio.

 

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